Loucha, una giovane dagli occhi blu, viveva in un piccolo villaggio in Sicilia di nome Gela nel 1574, in opposizione al volere della sua famiglia e alle sue tradizioni si deliziava bevendo una preparato proibito, chiamato Caffe.
La giovane ragazze ebbe l’opportunità di conoscere tale bevanda grazie alla visita di un suo parente Maltese che la introdusse a questa magica e energica bevanda, che era a quel tempo conosciuta in Oriente e scoperta in Etiopia già dal medio evo.
La famiglia della ragazza si opponeva al fatto che lei bevesse tale infuso considerate un “vino nero” che poteva soggiogare la mente. Ma Loucha continuo a tostare i chicchi ed a macinarli, e a gustare questa dolce tazze di “vino nero” in segreto.
Nel 1936, Maria Ricca, ad una giovane ragazze Siciliana non piaceva il caffe che la sua madre Francese tostava e preparava in casa. Inspirata dalla storia di Loucha, comincio in segreto a tostare il suo proprio caffe in casa, cosi da ottenere un “espresso” per lei e per il padre Italiano. Cosi andando decise di cominciare a vendere il suo caffe tostato in casa ai vicini. Il suo caffe divine cosi popolare che decise di aprire una propria attività, vendendo “Loucha” il suo caffe ai villaggi vicini a cui piaceva il gusto. Presto “Loucha” divenne molto popolare in tutto il sud Italia. Oggi, “Loucha” e sinonimo di eccellenza di Caffe, tale prodotto e commercializzato in tutto il mondo.